Sentieri del Lys è un progetto, finanziato dal GAL con il bando 16.3.2 – Cooperazione tra piccoli operatori per lo sviluppo e la commercializzazione del turismo, che intende valorizzare il territorio montano della Valle del Lys attraverso una rete sentieristica che inizia in mezzo ai vigneti del fondo valle, da Pont-Saint-Martin per arrivare ai ghiacciai del Monte Rosa.

La progettazione dei percorsi di trekking a tappe, rivolti a differenti target, prevede un pacchetto completo con la sosta notturna e diurna nelle strutture ricettive della rete e il trasporto bagagli da una tappa all’altra.

Il percorso attraversa villaggi e borghi di montagna, paesaggi terrazzati modellati nei secoli dagli abitanti di queste terre, boschi incantati e lande selvagge d’alta quota fino a sfiorare i ghiacciai del Monte Rosa, la regina delle Alpi le cui sinuose vette da secoli attraggono esploratori, alpinisti e viaggiatori da tutto il mondo.

Il cammino inizia a Pont-Saint-Martin e subito sale fra i terrazzamenti della Vallaise, antico feudo medioevale che comprendeva Perloz, Lillianes e Fontainemore, per poi salire in quota nella Riserva naturale del Mont Mars. Di qui attraverso sentieri d’alta quota dove la natura selvaggia domina il paesaggio, si entra nella terra dei Walser, l’etnia germanica che nel Medioevo dal Vallese Svizzero ha colonizzato queste terre alte. Da Issime a Gressoney-La-Trinité, passando da Gaby e Gressoney-Saint-Jean, la via è un susseguirsi di antichi villaggi in pietra e legno, boschi di conifere e verdi pascoli a cui il Monte Rosa non smette mai di fare da cornice d’eccezione.

La rete è costituita da strutture ricettive poste lungo il tracciato, che si configurano come posti tappa: si parte da Lillianes con l’Ostello OuCreriel e il Chambres d’Hôtes e ristorante L’étoile du Berger. Si prosegue a Fontainemore con il Rifugio La Barma e l’Agriturismo Le Soleil, a Issime con l’Hotel Posta e a Gaby con il Dortoirs La Gruba. A Gressoney infine fanno parte della rete le strutture alberghiere Anderbatt, capofila del progetto, La Cialvrina, Villa Fridau, il Chambres D’Hôtes Wongade e i rifugi Alpenzu e Horeste Hutte. La ditta NCC di Aurelio Vacher si occuperà invece del transfer bagagli degli escursionisti tra una tappa e l’altra.

Un video immersivo, in poco più di 3 minuti, offre immagini spettacolari e paesaggi unici che si incontreranno durante il trekking.